Il presidente del Le Havre lo aveva preannunciato: “So come funziona la giustizia in Brasile, in poche ore Adriano sarà sollevato da ogni accusa”. E così è stato: il centravanti brasiliano non c’entra nulla con questa brutta storia che parla di traffico di droga, poiché dal pm è stata fornita una documentazione inadeguata. Lo dice chiaramente il giudice Maria Teresa Donatti dopo aver esaminato tutte le prove che secondo l’accusa esistevano a carico di Adriano, ex attaccante di Parma, Fiorentina, Inter e Roma. “Precipitose e inadeguate”, le conclusioni del pubblico ministero secondo il giudice, che spiana la strada al ritorno di Adriano in Francia, dove lo attende la firma del contratto con il Le Havre.
All’inferno e ritorno nel giro di un paio di giorni, dunque, per Adriano, che non aveva mai avuto dubbi sul fatto che sarebbe uscito pulito dalla vicenda. Nel mirino della giustizia brasiliana era finita la vendita di un ciclomotore del calciatore ad un affiliato al narcotraffico, presunto amico di Adriano. Il centravanti, avevano detto i suoi legali, aveva già sporto denuncia per l’accaduto, poiché era stato vittima di un raggiro. Tesi difensiva che pare abbia avuto successo, visto che il giudice Donatti ha deciso di non procedere nei confronti del brasiliano, che avrebbe rischiato addirittura 25 anni di carcere.
Molto soddisfatto Adriano, che ha commentato così l’archiviazione:
“Non avevo dubbi – ha commentato il calciatore -, perché sono onesto e non devo niente a nessuno”.
Ora, come già anticipato dal presidente del Le Havre si proverà a chiudere la trattativa che dovrebbe portare Adriano a giocare per sei mesi con il club di Ligue 2, con la possibilità di proseguire anche la prossima stagione. Dopo essere stato allo stadio per salutare i tifosi qualche giorno fa, i supporters del club di Normandia lo attendono a braccia aperte per sognare la promozione in Ligue 1.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG
; ?>){kind=small}
